(servizio di Alessandro Gandolfi per Il Corriere della Sera)
Antimo Magnotta il 13 gennaio 2012 era a bordo della Concordia come pianista. Lo ha fatto per vent’anni, il pianista sulle navi da crociera, era il suo sogno da bambino. Oggi Antimo vive a Londra, è pianista residente al Victoria and Albert Museum ma quella sera sulla Concordia suonava al bar Vienna. “L'eleganza era d'obbligo - racconta - eppure, non so perchè, avevo deciso di violare il dress code indossando scarpe con la suola di gomma. Sono più comode, e poi la gomma fa più presa sui pedali del pianoforte”. Alle 21.45 e 7 secondi lo schianto contro il basso fondale. Antimo è un membro dell’equipaggio e inizia a dare una mano nella gestione dell’emergenza. Ma la nave si inclina sempre più e la scialuppa di salvataggio che gli è assegnata sul libretto di sicurezza si è inabissata. E’ in questo momento, quando i pavimenti diventano pareti scivolose, che le scarpe con la suola di gomma gli tornano utili. “Inizio ad arrampicarmi su tubi e inferriate fino a raggiungere un varco sul lato esterno della nave, quello con il grande squarcio. Scendo sempre più verso il basso, verso il mare nero e gelido, mentre urla di dolore e rumori inquietanti escono della nave. Rimango appeso a un cavo metallico, gli elicotteri mi ruotano sopra la testa. Poi da una barca arrivata in soccorso mi urlano: “ce la fai? Ce la fai a saltare?”. Certo che ce la faccio! Il fianco della nave era bagnato e con le suole di cuoio sarei scivolato più volte, probabilmente sarei finito in mare. Quelle scarpe di gomma sono state la mia salvezza”. L'intero reportage è qui
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